Iscriviti all’ A.N.P.I
Che cosa è l’ANPI?
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia nasce come ente morale il 5 aprile del 1945 (decreto legge n° 224) e riunisce tutti coloro che hanno partecipato, con azione personale diretta, alla guerra partigiana contro il nazifascismo per la liberazione dell’Italia e tutti coloro che, lottando contro i nazifascismi in qualsiasi forma, hanno contribuito a dare al nostro paese la libertà in un regime di democrazia e continuano a battersi per impedire che il fascismo, anche in forme mascherate, rinasca. L’ANPI partecipa allo sviluppo morale e materiale dell’Italia. Tutela l’onore delle donne e degli uomini della Resistenza contro vilipendio e speculazione. Mantiene vincoli di fratellanza tra i partigiani italiani e i partigiani di altri paesi. Adotta forme di assistenza alle famiglie dei caduti e a coloro che hanno sofferto nella lotta contro il fascismo. Promuove studi sulla Resistenza. Si batte affinché i principi e i valori di libertà e uguaglianza portati dai partigiani tutti vengano assunti come elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni; aiuta e collabora con quanti si battono affinché la democrazia diventi un valore universale e condiviso.
Perché iscriversi oggi all’ANPI?
L’ANPI si riconosce nella Costituzione e ne condivide i valori ispiratori.La rispetta come la legge fondamentale del nostro paese e, come tale, i suoi articoli devono ispirare tutte le altre nostre leggi. I principi costituzionali vengono dal pensiero democratico europeo, dall’antifascismo, dalla Resistenza che li ha scritti con la lotta e il sacrificio dei suoi martiri. L’ANPI considera la Costituzione il fondamento di un moderno stato democratico sociale.
L’ANPI è per la pace tra i popoli e s’impegna insieme a partiti, sindacati, associazioni, amministrazioni locali, Parlamento e Governo affinché questo obiettivo venga raggiunto nel rispetto dell’articolo 11 della Costituzione.
L’ANPI è di tutti i democratici antifascisti. Nel corso degli anni i giovani vi hanno aderito in gran numero e oggi rappresentano la maggior parte degli iscritti. Anche lo statuto dell’ANPI è stato modificato in questo senso e chi non ha fatto la Resistenza per motivi di età, ma ne condivide gli ideali e i valori, può ricoprire ruoli di dirigenza.
GENERAZIONE DOPO GENERAZIONE GLI STESSI VALORI ISCRIVERSI ALL’ANPI è per non dimenticare che la Resistenza è alla base della vita democratica del nostro paese e perché quei principi e quei valori, sostenuti e affermati dalle partigiane e dai partigiani, non invecchiano mai e sono sempre da sostenere per vivere in uno stato democratico, civile e che si batte per la pace tra i popoli. Iscriversi all’ANPI è scegliere di sostenere attivamente quei valori, alla cui difesa e affermazione si può dare un contributo fattivo di crescita e impegno. ed è anche condivisione e scambio tra diverse generazioni ed esperienze di antifascisti, quindi è importante che l’iscrizione sia alla sede ANPI più vicina al luogo di residenza.
Oltre ai partigiani e a chi ha combattuto contro i nazifascisti chiunque condivida i nostri valori può iscriversi all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Dall’articolo 23 dello Statuto:
“Possono essere ammessi come soci con diritto al voto, qualora ne facciano domanda scritta:
a) coloro che hanno avuto il riconoscimento della qualifica di partigiano o patriota o di benemerito dalle competenti commissioni;
b) coloro che nelle formazioni delle Forze Armate hanno combattuto contro i tedeschi dopo l’armistizio;
c) coloro che, durante la Guerra di Liberazione siano stati incarcerati o deportati per attività politiche o per motivi razziali o perché militari internati e che non abbiano aderito alla Repubblica Sociale Italiana o a formazioni armate tedesche.
Possono altresì essere ammessi come soci con diritto al voto, qualora ne facciano domanda scritta, coloro che, condividendo il patrimonio ideale, i valori e le finalità dell’A.N.P.I., intendono contribuire, in qualità di antifascisti, sensi dell’art. 2, lettera b), del presente Statuto, con il proprio impegno concreto alla realizzazione e alla continuità nel tempo degli scopi associativi, con il fine di conservare, tutelare e diffondere la conoscenza delle vicende e dei valori che la Resistenza, con la lotta e con l’impegno civile e democratico, ha consegnato alle nuove generazioni, come elemento fondante della Repubblica, della Costituzione e della Unione Europea e come patrimonio essenziale della memoria del Paese.”