Gli studenti e le studentesse delle classi IC e ID della Scuola Secondaria di Primo Grado “Innocenzo da Imola” con la prof.ssa Michela Nanni hanno prodotto un video dedicato ai 16 martiri di Pozzo Becca
In questo periodo di emergenza – afferma Annalisa Cattani, artista e docente, ideatrice del progetto – la tentazione è aspettare che passi il pericolo, rimanendo sospesi e cogliendo magari l’occasione per ripensare ai nostri ritmi di vita, sempre comunque immersi in una sorta di ansia vigile continua. Dopo anni di continuità del progetto “Quando un posto diventa un Luogo” – iniziato grazie ad un prezioso connubio con Claudia Baroncini e i Musei Civici di San Domenico, l’Amministrazione comunale, l’Anpi e le Scuole di Imola e del Circondario nel 2014 -, mirato a mantenere viva la coscienza dei luoghi cardine della memoria della nostra città, volevamo anche noi lasciare passare il pericolo. In realtà però il pericolo maggiore è l’oblio e l’indifferenza così come il panico e l’irrazionalità che in situazioni come questa distolgono dalla coscienza di chi siamo.
Ci siamo allora interrogati come potevamo fare quest’anno a compiere la magia con le scuole, quella magia insita nel titolo di “trasformare i posti a cui oramai siamo indifferenti in Luoghi del cuore, luoghi nuovamente familiari che vogliamo celebrare e rivitalizzare” se siamo tutti chiusi in casa? Nonostante avessimo già fatto i laboratori e le idee fossero in progress, tutto sembrava impossibile, fino a quando in prossimità della reinaugurazione del Pozzo Becca ci siamo sentite con la Prof.ssa Michela Nanni, che come altri docenti aveva mantenuto vivo il fuoco dell’idea e l’entusiasmo del ricordo. E’ nata così una commemorazione video che arriverà nelle vostre case, se avrete voglia di aprire le vostre finestre virtuali, se avrete voglia che noi entriamo nei vostri luoghi.
Qui di seguito le preziose parole di Michela Nanni che sono la presentazione migliore dei nostri intenti:
Sono docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di primo grado “Innocenzo da Imola” e, in occasione del 75° anniversario dell’eccidio di Pozzo Becca, ho voluto svolgere con i miei alunni di 1^C e 1^D il progetto proposto dall’artista Annalisa Cattani con la consulenza dello storico Marco Orazi, perché a villa Becca io ho trascorso molti momenti della mia infanzia. Ogni giorno percorro via Vittorio Veneto per andare a scuola e ricordo quando giocavo nel piazzale davanti ai magazzini e alle celle frigorifere o saltavo sull’enorme pesa con i miei cugini e con i figli del custode. La villa e i magazzini ora non esistono più, ci sono solo condomini e sul marciapiede lungo la via restano una lapide e sedici sassi con i nomi delle vittime. Anche i miei alunni passano lì davanti a piedi o in bicicletta, tutti i giorni, ma senza fermarsi, senza guardare, perché non hanno ricordi che li leghino a quel luogo. Ho voluto condividere con loro le fotografie appartenute a mio nonno, che lavorava nell’azienda della sorella, occupandosi principalmente dell’acquisto della frutta dai produttori della regione. Fin da piccola ho sentito ricordare la storia dei sedici partigiani barbaramente uccisi e gettati nel pozzo e ho voluto raccontarla anche ai miei studenti, per fare in modo che quello non rimanesse solo un posto qualsiasi della loro città, ma anche per loro diventasse un luogo della memoria e acquistasse significato. Questo laboratorio ci ha permesso di partire dalla realtà odierna per affrontare un viaggio nella Storia e in questa storia locale in particolare, della quale noi Imolesi dobbiamo trasmettere la memoria. Il progetto iniziale prevedeva la partecipazione dei ragazzi a un laboratorio di ceramica tenuto dalla collega di Sostegno e ceramista Simona Ferri: tutti gli alunni avrebbero dovuto modellare e poi smaltare dei fiori con l’argilla donata dalla Cooperativa Ceramica di Imola. Purtroppo l’emergenza pandemica ha costretto tutti noi a rimanere chiusi nelle nostre abitazioni, poco prima che il laboratorio avesse inizio, ma abbiamo voluto ugualmente terminare il Progetto, realizzando con i materiali recuperati in casa dei fiori con cui onorare le vittime. Tutti i ragazzi e alcuni insegnanti hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa e hanno così trovato un modo per liberare le loro idee e la loro creatività. Il video è stato montato da Marco Carroli (Kam produzioni audio-video) con la collaborazione di Mauro Bartoli.
Sono giorni difficilissimi in cui tutti siamo chiamati a seguire rigorosamente i provvedimenti del Governo, delle Regioni e dei Comuni. Uno sforzo necessario e imprescindibile per uscire il prima possibile da questa emergenza.
Di fronte a questa situazione l’Anpi di Imola ha chiuso temporaneamente la propria sede ed ha rinviato tutte le iniziative previste. Nei primi mesi del 2020 siamo riusciti soltanto a ricordare i caduti partigiani di Osteriola (23 febbraio), ultima occasione per ascoltare l’appassionato discorso del nostro Presidente onorario on. Bruno Solaroli, prematuramente e improvvisamente mancato nei giorni seguenti. Non dimenticheremo i suoi insegnamenti, il suo impegno, il suo entusiasmo nel perseguire gli obiettivi dell’Anpi, di mantenere e rinnovare la memoria della Resistenza e dei suoi ideali, di difendere la Costituzione, di combattere il razzismo, la discriminazione nei confronti delle donne e dei diversi, l’antisemitismo ed il rinascere di rigurgiti neofascisti.
In questa emergenza siamo infine riusciti soltanto a deporre una corona, assieme al Comune di Imola, ai caduti del monumento La Rossa (7 marzo), mentre abbiamo dovuto annullare il primo appuntamento con “Quando un posto diventa un luogo” (che intendiamo però riproporre quando sarà possibile) e rinviare tutto il resto. Anche per Pozzo Becca siamo riusciti soltanto a sostituire le vecchie corone d’alloro con le nuove, senza alcuna cerimonia. Ringraziamo quindi studentesse e studenti, con la loro insegnante, per questo bellissimo video che ci permette di ricordare i 16 martiri di Pozzo Becca e di non lasciar passare sotto silenzio il 75° anniversario della Liberazione. Gabrio Salieri, Presidente Anpi di Imola