“A proposito delle affermazioni di una esponente del gruppo dei “grillini ” in Parlamento, Roberta Lombardi, rilevo ancora una volta che i pregiudizi, come quello del “fascismo buono “, sono duri a morire, anche quando confliggono con la realtà storica.”
Inizia così una dichiarazione di Carlo Smuraglia, presidente nazionale ANPI, a commento delle dichiarazione della neo deputata del movimento cinque stelle, nonchè neo capogruppo alla Camera.
“Sarei curioso di sapere – sottolinea Smuraglia – in che modo e quando il fascismo avrebbe dimostrato un “altissimo senso dello Stato”; parimenti, sarei curioso di sapere quando sarebbe – sempre secondo l’On. Lombardi – cominciata le “degenerazione”, se prima o dopo gli incendi delle Case del popolo, le aggressioni, le botte e le purghe a chi veniva considerato antifascista, la marcia su Roma, la progettata occupazione del Parlamento, gli omicidi compiuti già prima che il fascismo salisse al potere; e, magari, se prima o dopo le leggi razziali. Se quella del “fascismo buono” può essere ancora considerata una tesi proponibile, c’è da chiedersi cosa si insegni nelle scuole e su quali fondamenta riposi la cultura di certi esponenti politici”.