Archivio per 18 Maggio 2015

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Dedicato alla Resistenza e a Tutti i Partigiani del Comune di Medicina

18 Maggio 2015

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Sezione di Medicina

Buon pomeriggio a tutti e grazie di essere qui.

Dopo aver partecipato alla numerosa manifestazione questa mattina a Medicina per onorare il 70° anniversario del Liberazione d’Italia,ora ci troviamo qui a Villa Fontana per inaugurare il monumento dedicato alla Resistenza e a tutti i partigiani del Comune di Medicina.

Questo progetto inizia circa 6 anni fa, quando nella sala della Partecipanza, si ricordava il sacrificio di Ercole Dalla Valle, nostro concittadino, morto a 17 anni durante la battaglia di Porta Lame a Bologna nel novembre del 1944.

Presiedevano a quella iniziativa Giovanni Parini, Argento Marangoni e Lino “William” Michelini allora Presidente Provinciale dell’ANPI Bolognese.

Ci sono parole, frasi che rimangono impresse nella memoria, che lasciano un segno, io non scorderò mai cosa disse William nell’iniziare il suo intervento:

La vostra importante frazione medicinese, Villa Fontana, è stata quella che ha dato vita a un distaccamento gappista valorosissimo, che ha lasciato un segno profondo e indelebile nella storia della Resistenza, sia di questo territorio sia in Bologna-città. 

Fu una bella serata, commovente, e molto partecipata, e dal pubblico arrivò appunto la richiesta di avere anche a Villa Fontana un monumento che ricordasse la Resistenza.

Da subito abbiamo aderito alla richiesta, da subito abbiamo iniziato a lavorarci, dopo alcuni tentativi non andati a buon fine, ci siamo un attimo fermati, ma non scoraggiati, abbiamo continuato a lavorarci.

Poi nel 2012 la svolta: due grandi amici dell’ANPI di Medicina, Giuseppe Argentesi e Giovanni ”Gianni” Bragaglia, durante il nostro pranzo sociale, hanno proposto di formare un comitato “pro-monumento” facendoci poi conoscere chi ci poteva aiutare per realizzarlo:

li presento, Claudio Pesci e Mauro Olivi, a loro, lascerò il compito di spiegare il messaggio che hanno voluto dare con il loro lavoro.

Oggi 25 Aprile 2015, 70° Anniversario della Liberazione consegniamo ai cittadini di Villa Fontana e alla Città di Medicina, questo monumento, dedicato alla Resistenza e a tutti i Partigiani del Comune di Medicina.

Questo monumento, per noi ha un cuore.

Il cuore degli ‘eroi e degli umili che hanno costruito l’Italia democratica’.

Uomini e donne che hanno tanto creduto nei valori della libertà e della democrazia da spendere la loro vita per conquistarli e difenderli.

Uomini e donne che sono stati vittime dell’oppressione, ma hanno trovato il coraggio civile di riscattare, per tutti, per il loro Paese, la libertà e i diritti negati.

Uomini e donne che hanno scelto di stare dalla parte giusta, dalla Resistenza, è nata la nostra Costituzione, è nata l’Italia democratica.

Il contributo che Medicina ha dato alla Resistenza è notevole, i partigiani combattenti ufficialmente riconosciuti nel dopoguerra dall’apposita commissione sono oltre 350 così suddivisi:

229 nella 5ª Brigata Bonvicini Matteotti; costituita nell’inverno 1943-44, operò nel quadrilatero compreso tra Molinella, Medicina, Castel Guelfo e Massa Lombarda. Bruno Marchesi “Delfus” medaglia d’Argento al Valor Militare è il comandante del battaglione di Medicina poi in seguito sarà il comandante della brigata.

40 nella 7ª GAP “Gianni” Distaccamento “Antonio Rossi di Medicina”, è in questa formazione a cui aderisce la maggior parte dei partigiani di Villa Fontana. Giuseppe Bacchilega “Drago” ne sarà all’inizio, il vicecomandante poi in seguito comandante, verrà decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare.

In 31 si aggregano alla 36ª Brigata Garibaldi “Alessandro Bianconcini”; una delle più forti brigate dell’Appennino tosco-emiliano, tra i tanti Isidoro Trombetti che è qui con noi, era uno di loro come lo era il compianto Franco Sangiorgi.

24 Medicinesi entrano nelle Divisioni “Belluno” e ”Nino Nannetti Osoppo” in Veneto e Friuli; assieme a Giovanni Parini, Duilio Argentesi partono il compianto Cuscini Tolmino (quante sgridate che mi ha dato) e “Tom” il nostro Pesci Loredano.

In 11 sono della  28° Brigata Garibaldi “Mario Gordini” che operava in Romagna in provincia di Ravenna;

Altri 16 in varie formazioni.

Ma esiste anche, quella che io chiamo l’altra Resistenza, una resistenza fatta senza armi, le numerose basi partigiane disseminate sul nostro territorio, stanno a testimoniare una vera lotta di popolo al nazifascismo, in molti aprono le proprie case ai partigiani, per nasconderli, curarli, nutrili.

Cosa che fa anche il Partigiano Licurgo Fava, per una spiata viene arrestato portato via dalla sua casa, dalla moglie, dai figli, barbaramente torturato, non parla, non tradisce i suoi compagni, viene poi fucilato dai fascisti in piazza a Medicina. Per il suo coraggio nell’affrontare la propria sorte gli venne conferita la medaglia d’oro al valor militare.

Cosa che fa Aristodemo Sangiorgi, nella sua casa inizia la stampa clandestina, da qui nei primi giorni di novembre esce il primo numero clandestino dell’Unità, stampato in circa 3000 copie, La sua casa sarà oggetto di un rastrellamento nell’agosto del 44, arrestato torturato ed infine fucilato il 25 dello stesso mese a Ravenna.

Storia poco conosciuta che presto porteremo a Medicina.

E’ doveroso ricordare il ruolo importante che le donne hanno nella resistenza, molte saranno staffette, portano ordini, armi, viveri, stampa clandestina e tutto quanto serve ai partigiani.

13 di loro saranno riconosciute partigiane combattenti.

Loredana Sasdelli militante nella 7° GAP Antonio Rossi di Medicina sarà decorata con la Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Le donne sono attive in tanti momenti di lotta, clamoroso fu il grande sciopero delle mondine nel giugno del 1944, si astengono dal lavoro il 12 ed il 13 ed ottengono dai padroni delle risaie l’accettazione delle rivendicazioni proposte. Il giorno successivo vanno al lavoro, ma dal 15 al 17 riprendono a scioperare per solidarietà con le mondine degli altri comuni.

Lascio a voi immaginare cosa volesse dire scioperare nel 1944 durante l’occupazione nazifascista.

45 sono i nostri concittadini caduti per la libertà, molti in battaglia, ma soprattutto assassinati dai nazifascisti dopo la cattura.

Lotte e sofferenze di donne e uomini, riconosciute nel 2008 dal conferimento della Medaglia d’Argento al Merito Civile alla Città di Medicina dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Oggi ci troviamo in condizioni del tutto diverse da quelle di settanta anni fa. Oggi nessuno pretende da noi di rischiare o addirittura sacrificare la propria vita. A noi però si richiede di essere vigili, di ricordare, di far conoscere a tutti, in particolare alle giovani generazioni, un periodo fondamentale della nostra storia.

A noi si richiede di non essere indifferenti a cosa succede intorno a noi, di essere capaci di indignarci e di partecipare attivamente, perché i valori della Resistenza e dell’antifascismo sono ancora attuali e la lotta contro i fascismi, di nuovo e vecchio tipo, è sempre attuale.

Oggi ricordiamo e onoriamo tutto questo, ma non dobbiamo farlo solo in questa occasione, domani, tra un mese nella vita quotidiana pensiamo a tutto questo, non dimentichiamo, non accontentiamoci, parliamo a chi desidera partecipare attivamente, e a coloro che forse non parteciperanno mai a queste cerimonie, non sentiranno mai, la necessità di un impegno personale, dobbiamo però lo stesso stimolarli, non solo ad informarsi, ma a capire, a sentire l’importanza di determinati momenti e di determinate scelte.

Fascismo e Resistenza non rappresentano solo due momenti storici, rappresentano due visioni del mondo diametralmente opposte.

Il fascismo impose dittatura e violenza, la guerra, le leggi razziali e l’occupazione tedesca;

la Resistenza e la Liberazione sconfissero la dittatura, cacciarono i tedeschi, affermarono la pace, la Libertà, la Democrazia la Repubblica e la Costituzione.

Numerosi sono i tentativi di revisionismo e di negazionismo della verità storica.

Ancora oggi si parla di “guerra civile”, la Resistenza che è una delle pagine più gloriose della storia italiana e non deve essere, assolutamente deformata, cercando di ridurne la portata.

Il presidente nazionale dell’ANPI Carlo Smuraglia ha detto:

Sorprende che, ancora dopo tanti anni, esca ancora il tentativo di ridurre una pagina meravigliosa della storia del nostro Paese, a una lotta fratricida”.

Siamo davanti a queste belle scuole, le Enzo Biagi di Villa Fontana, il partigiano Enzo Biagi che intervistato sulla Resistenza disse:

E’ inutile, celebrare la Festa della Liberazione se poi ci si dimentica di ciò che è stata la Resistenza, di quella Costituzione, che oggi qualcuno considera vecchia e superata, senza rendersi conto che essa è figlia della rivendicazione di tutti i diritti che erano stati negati durante il Ventennio: la pace, il lavoro, la libertà d’espressione, l’uguaglianza, il rispetto per le istituzioni.

Parole dette anni fa ma che sembrano attualissime

Da qui, da queste scuole voglio ringraziare la direzione didattica di Medicina, gli insegnanti, per la collaborazione data come sempre, all’ ANPI di Medicina.

Voglio ringraziare le volontarie dell’ANPI che incontrano ogni anno tanti bambini all’ interno delle scuole del nostro Comune, spiegando loro la storia della resistenza, fanno veramente un bel lavoro e per questo Le ringrazio tantissimo.

Voglio ringraziare ancora una volta Giuseppe Argentesi, Gianni Bragaglia per il fattivo aiuto, Claudio Pesci e Mauro Olivi per il lavoro svolto.

Ringrazio i tecnici e operai del Comune di Medicina per la gentile e competente collaborazione.

Ringrazio l’UDI di Medicina e lo SPI di Medicina per il contributo che hanno dato.

Ringrazio il Centro Sociale 1° Maggio di Villa Fontana e il Centro Canova di Medicina con cui organizziamo il nostro pranzo sociale annuale e per il contributo dato.

Ringrazio l’Amministrazione Comunale per il grande aiuto e la fattiva collaborazione con l’ANPI comunale e per aver promosso un calendario veramente nutrito di iniziative a ricordo del 70° della Liberazione.

Ringrazio il direttivo dell’ANPI di Medicina che mi supporta e spesso sopporta.

Il nostro impegno è non dimenticare, lavoreremo affinché le nuove generazioni sappiano perché, degli italiani, quelli che dopo l’8 settembre 1943 non andarono a Salo’ e fecero la resistenza, ha portato alla conquista di un mondo civile e alla libertà, per cui oggi vedi quello che vuoi, leggi quello che vuoi e scrivi quello che vuoi.

Ma restiamo vigili,

Maria Cervi figlia di Antenore ebbe a dire:

Nessuna conquista è per sempre, c’è sempre qualcuno che è interessato a toglierla, per cui resistere è un dovere e una necessita dei giovani, altrimenti non si va avanti.

L’ANPI di Medicina si impegnerà sempre per difendere i valori di cui la Resistenza è portatrice, e soprattutto che la Liberazione e la Resistenza non restino il ricordo e la riflessione di un giorno, ma si inseriscano a pieno titolo e per sempre nella storia e nella coscienza civile della nostra città.

A noi stessi, ai giovani, a tutti voi diciamo,

Ora e sempre, Resistenza.

Medicina, li 25 Aprile 2015

Vanes Tamburini (Presidente Sezione ANPI Medicina)